L’endometriosi è considerata una patologia assai frequente nella popolazione italiana.
Diverse stime [1] riportano che questa patologia interessa circa il 10-15% della popolazione femminile in età fertile. Prevalentemente, le più coinvolte, sono le donne di età compresa tra i 25 e i 35 anni, ed è pressoché inesistente in età dello sviluppo e in età successiva alla menopausa.
In Italia, la diagnosi di endometriosi copre circa tre milioni di donne, ovvero il 30-40% dei casi riscontrati.
Molto spesso, la scoperta da parte del paziente avviene in maniera accidentale e, in gran parte dei casi, durante i controlli ginecologici di routine.
Vediamo in maniera un po’ più specifica la definizione, le cause, i sintomi e come la vitamina D può avere effetti terapeutici in questa patologia.
Che cos’è l’endometriosi?
Prima di definire la patologia, è bene conoscere l’origine del nome.
L’endometrio è il tessuto che riveste l’interno dell’utero. Questo tessuto si sviluppa e si rinnova ogni mese durante il periodo del ciclo mestruale. Lo scopo è quello di preparare l’utero ad accogliere lo sviluppo di un embrione e, dunque, di un bambino.
In mancanza del concepimento, l’endometrio si stacca, sanguinando e formando il sangue mestruale. Finito il periodo di ciclo mestruale, l’endometrio si riforma nuovamente.
L’endometriosi, dunque, è una condizione che causa una crescita del tessuto cellulare endometriale al di fuori dello spazio dell’utero. Di solito si sviluppa in diverse aree all’interno dell’addome.
Questo tessuto può talvolta crescere al di sopra o intorno alle ovaie, all’utero e alle tube di Falloppio, interessando uno o molteplici zone.
Quali sono le cause dell’endometriosi?
La causa precisa dell’endometriosi non è ancora del tutto chiara. Una delle cause potrebbe essere imputata a dei frammenti di tessuto che potrebbero non seguire il normale percorso fisiologico. A differenza del normale processo fisiologico appena descritto, che prevede l’espulsione di questi frammenti attraverso il flusso mestruale, alcuni di essi potrebbero risalire nelle tube di Falloppio e, di conseguenza, uno di questi potrebbe anche penetrare nella parete addominale e iniziare a proliferare.
Talvolta, l’endometriosi ha carattere ereditario.
Quali sono i sintomi dell’endometriosi?
Molte persone colpite da endometriosi lamentano eccessivo dolore, che è il sintomo più comune. Questo dolore potrebbe manifestarsi in diverse aree e forme:
- Dolore nella parte bassa dell’addome, in particolare prima e durante il ciclo mestruale
- Dolore durante i rapporti sessuali
- Dolore nel momento dell’evacuazione
- Dolore alla minzione
In gravidanza questi dolori possono dare dei periodi di tregua più o meno duraturi, se non perenni, fino alla loro scomparsa. Questi sintomi, nella maggior parte dei casi, si interrompono del tutto dopo la menopausa.
Il ruolo della Vitamina D sui sintomi dell’endometriosi
Diversi studi [2] effettuati tra il 2012 e il 2014 hanno dimostrato che, nelle donne con dismenorrea, l’assunzione di Vitamina D prima del manifestarsi del flusso mestruale diminuiva in modo significativo l’intensità dei dolori dovuti dal ciclo mestruale. Questa correlazione è stata vista ed è tuttora in fase di studio più approfondito in donne con diagnosi di endometriosi.
Di conseguenza, si può affermare che un’insufficiente assunzione di Vitamina D nei dosaggi giornalieri consigliati, sia associata alla manifestazione di dolori mestruali più intensi.
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La scelta di prodotti di qualità ricade positivamente su una maggior efficacia per il benessere della persona.
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Fonti:
[1] Ministero della Salute – Salute della donna – endometriosi
[2] Mehdizadehkashi A, Rokhgireh S, Tahermanesh K, Eslahi N, Minaeian S, Samimi M. The effect of vitamin D supplementation on clinical symptoms and metabolic profiles in patients with endometriosis. Gynecol Endocrinol. 2021 Jul;37(7):640-645. doi: 10.1080/09513590.2021.1878138. Epub 2021 Jan 29. PMID: 33508990.
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